La gran parte dei driver degli scanner danno scelta tra bianco e nero, grigio e colore, ma il bianco e nero è meglio scansirlo comunque in grigio perché quest’ultimo consente successivi miglioramenti dell’immagine.
Le varie funzioni addizionali del driver dello scanner, come accentuazione del contrasto o schiarimento dell’immagine, non dovrebbero essere usate poiché rielaborano i dati acquisiti perdendo informazioni. Le possibilità di migliorare in seguito l’immagine con PhotoLine ne sarebbero ridotte.
La risoluzione è un valore spesso mal impostato dall’utente. Il detto "meglio abbondare..." qui non si applica, perché le alte risoluzioni incrementano a dismisura la quantità di memoria necessaria per salvare l’immagine, e ciò implica anche tempi di elaborazione delle immagini più lunghi.
Se vuoi scansire un’immagine a colori da stampare a getto d’inchiostro, dovresti scegliere una risoluzione di scansione dai 150 ai 200 dpi ("dpi" significa "dots per inch", punti per pollice). Naturalmente le stampanti a getto sono capaci di risoluzioni molto maggiori (600 dpi, 1440 dpi o anche più), ma non si tratta di risoluzioni effettivamente utilizzabili. Infatti si riferiscono solo ai colori base, di solito ciano, magenta, giallo e nero.
Se prevedi di stampare l’immagine scansita ingrandendola, dovrai moltiplicare la risoluzione finale per il fattore di scala.
Quando si stampa in bianco e nero il suddetto problema dei colori non si pone, quindi dovresti scansire alla risoluzione di stampa.
Risoluzione scansione (a colori) = scala * 150 dpi
Risoluzione scansione (in bianco e nero) = scala * risoluzione stampante
Devi sempre tener presente che le scansioni possono produrre una mole enorme di dati. Potrebbero essere anche troppi per il tuo computer.
Per calcolare la memoria richiesta puoi usare la formula seguente:
Dimensione in byte = (larghezza in cm / 2.54) * (altezza in cm / 2.54) * risoluzione * risoluzione * 3